DonnaRosa 2.0
Club: Yacht Club del Mediterraneo
- Messaggio di sensibilizzazione anche per Una vela per la vita BIT2WIN con Federico Cuciuc e Oris d’Ubaldo
- Blitz e Damacle in gara per la solidarietà
Alla Palermo-Montecarlo c’è anche chi partecipa per portare, insieme al valore dello sport, un messaggio di attenzione e approfondimento su temi sociali.
Come nel caso di Diversamente Marinai, un’associazione sportiva dilettantistica con base all’Isola d’Elba, che da anni organizza crociere e campi-vela anche in collaborazione con Legambiente. Il modello è interessante perché non sono i normodotati che “portano in barca” i disabili, ma sono proprio i disabili ad essere istruttori di vela, skipper e marinai.
Quest’anno, per divulgare il messaggio sociale di integrazione, far conoscere l'Associazione e portare al grande pubblico il loro motto "non tutto è possibile, molto dell’impossibile lo è” hanno partecipato a 3 tappe del Campionato Italiano Offshore: Roma per tutti, Tre Golfi e 151 Miglia. E ora arrivano alla Palermo-Montecarlo per scrivere il capitolo finale di questo anno strepitoso: lo fanno a bordo di una barca di 13,5 m che si chiama Gwaihir, portata dallo skipper Alessio Bernabò.
Per rendere possibile il sogno di questi velisti speciali, che regatano contro velisti dilettanti e anche tanti professionisti, servivano risorse per acquisire l’attrezzatura di bordo e di sicurezza, sostenere le spese per i trasferimenti (carburante, porti), le quote di iscrizione alle regate ecc. Per questo Diversamente Marinai ha sperimentato la tecnica del crowdfunding, la soluzione più in linea con lo spirito dell’Associazione, perché trasforma questa scommessa in un’avventura collettiva, in cui ciascuno può fare la sua parte, in cui il bello sta anche nella voglia di condividere.
Federico Cuciuc e Oris d’Ubaldo, iscritti nella Palermo-Montecarlo 2016 sull’11 metri Una vela per la vita-Bit2Win, (portacolori del Circolo Velico Ventotene), sono in gara nella classe “x 2”.
Oris (grossetano) e Federico (romano) navigano anche per spiegare che attraverso la donazione di organi e tessuti si può migliorare o addirittura salvare la vita di molte persone; che con il trapianto, seguendo le prescrizioni e le terapie, si possono tornare a fare tante cose: anche la vela d’altura a livello agonistico.
Federico è un consulente IT ed uno sportivo dilettante appassionato di vela di altura; ha percorso in oceano più di 15mila miglia, negli ultimi 5 anni ha partecipato a 8 regate in solitario tra cui due transoceaniche.
Nel 2015, dopo la seconda regata transoceanica in solitario, riceve il trofeo “Exprit Marin”. Ha anche pubblicato il libro “Mini Transat” per condividere la sua esperienza in oceano.
Oris è progettista e architetto navale. Istruttore e formatore di istruttori (dal 2001 al 2010), ha anche fondato una società velica sportiva in toscana (Zig Zag) e il gruppo vela della nazionale italiana trapiantati (Aned sport).
Nel 2010 l’attività sportiva agonistica nelle regate offshore viene interrotta a causa dall’insufficienza renale e l’inizio della dialisi. Trapiantato grazie alla donazione del padre nel 2014, nel 2015 ricomincia a navigare con ancor più entusiasmo.
“Tornare in barca, in mare, con la vela aperta e la prua verso l’orizzonte è il modo migliore per raccontare la mia storia. La donazione d’organi ed il trapianto sono vita.”
Menzioni speciali meritano altri due scafi sensibili al messaggio sociale: si tratta di Blitz, barca di 14 metri dell’armatrice e skipper Cristina Lombardi, che difende i colori della Lega Navale di Palermo ed ha a bordo velisti diversamente abili (fedelissimi della regata).
Per finire, Damacle Costa Ponente, J122 palermitano, portavoce del messaggio per sensibilizzare al problema delle vittime della strada.