Il passaggio a Palermo delle Monaco Globe Series
Il Circolo della Vela Sicilia e Palermo si confermano ai vertici della vela internazionale, dopo l’annuncio che il capoluogo siciliano sarà uno dei passaggi chiave delle Monaco Globe Series, la regata che è stata presentata ufficialmente martedì scorso a Montecarlo, presso la sede dello Yacht Club de Monaco, aperta alla classe IMOCA 60, le super tecnologiche barche oceaniche con cui si corre il Vendée Globe Challenge, il giro del mondo in solitario senza scalo e senza assistenza che si disputerà nel novembre del 2020.
In programma tra il primo e l’8 giugno, le Monaco Globe Series sono 1300 miglia di navigazione, con partenza e arrivo da Montecarlo, e passaggi in Sardegna (Bocche di Bonifacio), Sicilia (Palermo) e Isole Baleari, una regata aperta a equipaggi in doppio che dovrebbe attirare almeno una decina di IMOCA 60, uno spettacolo mai visto prima in Mediterraneo.
Il Circolo della Vela Sicilia presieduto da Agostino Randazzo, Challenger of Record della 36ma Coppa America al fianco del Team Luna Rossa, si occuperà dell’organizzazione del passaggio degli IMOCA 60 nel golfo di Mondello, previsto tra il 3 e il 4 giugno, grazie al granitico rapporto di amicizia e collaborazione instaurato con il circolo monegasco in occasione della Palermo-Montecarlo, che quest’anno prenderà il via martedì 21 agosto e che può già contare sui primi iscritti.
“Sono molto contento che lo Yacht Club de Monaco abbia deciso di far passare le sue Monaco Globe Series da Palermo, perché si tratta di uno degli eventi più importanti della stagione internazionale di regate. Ringrazio il club e il suo Segretario Generale Bernard D’Alessandri, con cui abbiamo rapporti sempre più solidi che nascono dall’organizzazione comune della Palermo-Montecarlo, per aver scelto la nostra magnifica città per questo evento e il Circolo della Vela Sicilia per la gestione di questo importante passaggio della regata”, ha dichiarato Agostino Randazzo al termine della presentazione a Montecarlo. “Sarà davvero spettacolare poter vedere gli IMOCA 60 in azione nel golfo di Mondello, a partire dal Malizia del nostro amico Pierre Casiraghi, già protagonista della Palermo-Montecarlo, anche perché si tratta di barche che abitualmente navigano in oceano, quindi difficili da ammirare dal vivo in acque italiane”.
In attesa che la stagione di regate entri nel vivo, ieri il Presidente Agostino Randazzo è stato tra i firmatari della Charta Smeralda, in occasione della presentazione della Fondazione One Ocean e del calendario sportivo dello Yacht Club Costa Smeralda, che si è svolta a Milano, presso il Teatro Franco Parenti.
La Charta Smeralda, a cui il Circolo della Vela Sicilia ha subito aderito con entusiasmo (tra i firmatari anche Patrizio Bertelli, il Team Luna Rossa con lo skipper Max Sirena e il Challenger of Record 36 con il CEO Laurent Esquier), è un codice etico per condividere principi e azioni a tutela dei mari, un documento ufficiale che, individuati i problemi principali che affliggono gli oceani, mette nero su bianco 20 principi fondamentali (8 rivolti a organizzazioni e aziende, 12 ai singoli individui) spronando i firmatari a prendere impegni concreti per ridurre l’inquinamento dei mari e mettere in atto tutte le buone pratiche possibili per proteggerli. “E’ un passo concreto per salvare i nostri mari, a cui aderiamo con piacere, convinti che ognuno di noi, nel suo piccolo, debba fare necessariamente qualcosa per cambiare la rotta intrapresa nel corso degli anni”, sono le parole di Randazzo. “Il mare è il termometro della nostra società, non possiamo far finta che non stia soffrendo, dobbiamo impegnarci, tutti, per cambiare le cose e questo primo passo degli amici dello Yacht Club Costa Smeralda, va proprio verso questa direzione”.