Una corsa in altomare, nel cuore del Mediterraneo tra storia e cultura, una regata per velisti e marinai, un’occasione per stare insieme e condividere l’amore per il mare. La regata Palermo-Montecarlo che sta per compiere 10 anni di vita è tutto questo, e molto di più. Come è nata, chi l’ha vissuta, quali avventure ha da raccontare?
L’idea di una regata velica che taglia il Mediterraneo e unisce Palermo al Principato di Monaco risale al 2005, frutto di un incontro tra passioni. Ne parlano l'Assessorato allo Sport della città di Palermo e il Console del Principato, e ne nasce subito un evento ricco di contenuti vincenti: un gemellaggio tra città amiche, una rotta con radici nella storia, una traversata di 500 miglia lungo un mare tra i più belli del mondo, una regata “vera” con elevati contenuti tecnici per i velisti, un evento sportivo e glamour nel cuore dell’estate.
Partire in barca a vela dallo spettacolo “caraibico” del Golfo di Mondello e giungere sulla linea d’arrivo posta all’entrata della Baia di Monaco, sullo sfondo dell’inconfondibile skyline di Montecarlo, passando tra bonacce notturne e dei colpi di vento, tra la Corsica, la Sardegna e le isole minori, con la voglia di battere gli avversari e magari il record della regata. Un test di capacità veliche e arte marinaresca.
Non a caso, nei suoi primi 9 anni di continuo sviluppo, la Palermo-Montecarlo ha visto la partecipazione delle barche più famose e la presenza dei velisti più acclamati. Nelle edizioni 2010, 2011 e 2012 protagonista assoluto è stato il super maxi Esimit Europa 2, che ha alternato a bordo il fuoriclasse tedesco Jochen Schuemann (4 medaglie olimpiche nella vela), il grande timoniere italiano Flavio Favini (all’attivo partecipazioni olimpiche e in Coppa America), il giovane emergente Alberto Bolzan, e nomi di grande peso nella vela a partire dall’ex di Azzurra Tiziano Nava. E non va dimenticato che già nel 2008 l’armatore Igor Simcic era stato al via della Palermo-Montecarlo con la prima Esimit Europa, ovvero la ex gloriosa Riviera di Rimini.
Senza dimenticare che la regata è anche l’occasione per crescere dei giovani, è la regata di tutti anche delle barche più piccole, tuttavia è giusto ricordare i grandi protagonisti che si ricordano negli anni alla Palermo-Montecarlo: Idea, il maxi 80 con equipaggio triestino e timonato da Alberto Leghissa, Libertine il Comet 45 plurivittorioso nella vela d’altura dell’armatore Marco Paolucci, MC Sea Wonder di Vittorio Urbinati con Beppe Zaoli, Sagamore di Nicola Paoleschi, l’ex VO70 del giro del mondo Amer Sports One, che il presidente del Circolo della Vela Sicilia, Agostino Randazzo, portò alla vittoria nel 2006.
Il legame quasi invisibile ma reale che lega la Palermo-Montecarlo al mito del giro del mondo a vela in equipaggio è confermato dalla partecipazione anche di un altro WOR 60, Amer Sports Too, armato nel 2007 dallo YC de Monaco e portato da Giovanni Marangoni. E come dimenticare, in quel terzo anno della regata, l’elegante e storica presenza del ketch scuola della Marina Militare, l’Orsa Maggiore, che ha anche segnato un positivo sodalizio tra il club organizzatore e l’Italian Navy. E nessuno dimentica Steinlager, glorioso ketch trionfatore al giro del mondo Whitbread con il mitico neozelandese Peter Blake, portato a Palermo da Mauro Pelaschier, che della regata è stato il volto di riferimento e presente a buona parte delle edizioni.
L’elenco è lunghissimo e comprende altri pezzi da novanta: la barca più grande in assoluto ad aver partecipato alla Palermo-Montecarlo è Senso One, il super maxi di 140 piedi (45 mt) ex Mari Cha III, detentore di record oceanici, del Royal Yacht Club di Malta, portato da Olivier Lazhchameur, che nel 2008 conquistò la line-honours e il record della regata in poco più di 52 ore, che resta ancora oggi il terzo miglior tempo di tutte le edizioni.
Da un maxi all’altro, è stata la volta di Damiani Ourdream altro maxi di 80’ piedi che partecipò una prima volta nelle prime edizioni con due fuoriclasse come Lorenzo Bressani e l’ex olimpico di Tornado Lorenzo Bodini. Per chi crede che le barche hanno un’anima, il ritorno di Ourdream alla Palermo-Montecarlo, nella IX edizione 2013 è un segno dei corsi e ricorsi che illuminano le storie di mare.
E proprio tra le storie di mare più belle si inserisce anche il Rolly Go, altro yacht celebre e protagonista alla Palermo-Montecarlo, una delle barche che Giorgio portò al giro del mondo Whitbread Round The World Race. A Palermo con l’armatore Guido Falck e con la presenza di un “comunicatore” della vela come Davide Besana.
L’elenco continua e fa grande la regata. Hanno navigato sulla rotta della Palermo-Montecarlo anche Out of Reach il maxi 60 con a bordo i fratelli Gabriele e Furio Benussi. Tra gli scafi spettacolari vanno ricordati anche Highland Breeze (maestoso Swan 112), il magico Wally B dello skipper Mark James, l’innovativo Junoplano dell’eclettico armatore Sandro Buzzi e Man, 14 metri IMS sul quale ha iniziato a esibirsi in altomare lo skipper palermitano ex Olimpiadi e Coppa America Gabriele "Ganga" Bruni.
Se i nomi contribuiscono a fare grande un evento del mare, la Palermo-Montecarlo è già grandissima. Oltre ai citati velisti olimpici, alle medaglie di Jochen Schuemann, hanno contribuito alla ricchezza della regata altri come il superspecialista di multiscxafi (e medaglia olimpica) Mitch Booth, la navigatrice oceanica francese Catherine Chaboud, il grande Pietro D’Alì (unico velista italiano, con Claudio Celon, ad avere all’attivo Olimpiadi, Coppa America e Giro del mondo), Andrea Mura (storico vincitore della Route du Rhum nello stesso anno della sua presenza a Palermo), Andrea Caracci (grande solitario dei Mini 650), Gaetano Mura (oggi in procinto di partire per il giro del mondo in Class 40), Alessandro Di Benedetto (che ha il Guinness dei primati per il suo giro del mondo in solitario senza scalo e senza assistenza, con una barchetta di soli 6 metri; impresa poi ribadita con il completamento del Vendée Globe Challenge, l’Everest della vela, il giro in solitario con IMOCA 60 piedi), l’ex mondiale di Tornado Angelo Glisoni, l’ex olimpico Edoardo Bianchi, l’intera “famiglia” velica con Francesco, Gabriele e Marco Bruni. Nel 2011 è stato ospite e testimonial Cino Ricci, il volto più popolare della vela italiana.
E la IX edizione, nel 2013, ha visto al via Pierre Casiraghi, figlio della principessa Carolina di Monaco, vittorioso in tempo reale con il TP52 Monaco Racing Week di Guido Miani e Giorgio Martin. Un successo che ha portato anche il Principe Alberto II di Monaco a presenziare alla premiazione finale.
Fascino, regata e risultati sportivi: oltre al record e alla vittoria overall in tempo compensato, la Palermo-Montecarlo mette in palio due ambiti premi: il “Trofeo Angelo Randazzo” in onore del Presidente del Circolo della Vela Sicilia e ideatore della regata, e il “Trofeo Giuseppe Tasca di Almerita”, istituito in onore del fondatore del Circolo stesso, assegnato allo yacht primo in tempo reale.
Non è dunque un caso che la regata sia inserita da molti anni nei più prestigiosi circuiti della vela d’altomare, dal campionato italiano offshore al circuito Lombardini Cup alla Grande Altura del Mediterraneo che comprende anche la classica Giraglia e la Middle Sea Race.
Forte di 9 anni così ricchi di tanti volti amici, di barche famose e di storie di vela e di mare, la regata Palermo-Montecarlo si prepara a vivere lo straordinario traguardo del decennale: la decima edizione si svolgerà nell’agosto 2014.